"PURE IL PESCATORE LO ABBIAMO MESSO A POSTO" - I CAMORRISTI FESTEGGIAVANO COSÌ LA MORTE DI ANGELO VASSALLO, SINDACO DI POLLICA UCCISO IN UN AGGUATO NEL 2010
Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, paese del salernitano, è stato ucciso il 5 settembre 2010. Un uomo che si batteva per l’ambiente e per la legalità .
Sette colpi sparati alla testa e al cuore. Angelo Vassallo morì così, nel 2010, nella sua Pollica, nel basso Cilento campano. “Sua”, perché da decenni era lì che aveva lavorato per il cambiamento.
Angelo Vassallo, il pescatore “profeta”
Angelo Vassallo era un visionario. Un “profeta”, come è stato definito dalla stampa internazionale. Ventenne, lanciò la rivolta dei piccoli pescatori (lui stesso lo era) del suo comune. Dieci anni dopo, fece resuscitare il porticciolo del villaggio. A quarant’anni, si impegnò per rilanciare la filiera dell’oliva del Cilento. A cinquanta, si fece promotore di un’ecologia integrata. Lanciando idee che ebbero eco a livello europeo e non solo. Con l’obiettivo di conciliare urbanizzazione, protezione dell’ambiente e sviluppo locale.
IMPRENDITORI E PEZZI DI STATO COLLUSI: L'OMICIDIO SAREBBE STATO UN PIANO ARCHITETTATO CON IL CONTRIBUTO DI DUE CARABINIERI CORROTTI, TRA CUI L'INSOSPETTABILE FABIO CAGNAZZO, COLONNELLO, EX SUPER INVESTIGATORE ANTI-CRIMINALITÀ E PUNTA DI DIAMANTE DELLA LOTTA ALLA CAMORRA - CAGNAZZO È STATO ARRESTATO NON SOLO PER CORRUZIONE (AVREBBE COPERTO IL GIRO DI SPACCIO A CUI VASSALLO SI OPPONEVA RICEVENDO MAZZETTE): AVREBBE CONTRIBUITO ANCHE ALL'ORGANIZZAZIONE DELL'OMICIDIO, E AL DEPISTAGGIO DELLE INDAGINI - VASSALLO AVEVA CAPITO DI ESSERE NEL MIRINO: "TENGO PAURA CHE MI FANNO FUORI. TORNO A CASA PRIMA DI MEZZANOTTE, NON FACCIO MAI LA STESSA STRADA E..."
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