Il regista Marcelo Gomes prosegue la sua riflessione sull’etica e sull’estetica del viaggio, con una storia d’amore sempre attuale. Elegante e appassionato. In sala dal 30 gennaio
Con
Wafa'a Celine Halawi, Charbel Kamel, Zakaria Kaakour, Eros Galbiati, Rosa Peixoto, Nando Azevedo, Tuna Dwek
Trama
Fratello e sorella, Emir ed Emilie vengono da una famiglia di libanesi cattolici ma hanno perso i genitori in modo traumatico. Con il paese in guerra, Emir decide di emigrare in Brasile in cerca di una nuova vita, trascinando con sé la ragazza che invece è più riluttante. Nel lungo viaggio in nave Emilie incontra Omar, commerciante di tessuti musulmano, e a lui si avvicina approfittando del fatto che Emir è confinato in cuccetta perché senza biglietto. Ma il suo desiderio di controllo sulla sorella, unito alle diversità religiose con Omar, mette i due uomini in rotta di collisione proprio mentre il gruppo sbarca nel "nuovo mondo" brasiliano.
Dall'oceano fino alla foresta che conduce verso la città di Manaus, Portrait of a Certain Orient mette in chiaro che il passato e la memoria continuano a guidare le nostre azioni anche quando ci illudiamo di poter fuggire a continenti di distanza. Non a caso il film inizia e finisce su delle fotografie, entrambe motivo di dolore. Eppure, in un finale particolarmente riuscito, Gomes fa in modo di rendere inconoscibili quei confini tra felicità e tristezza, costrette loro malgrado a migrare per sempre l'una nell'altra
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