Il 26 gennaio 1925 nasceva la star dagli occhi blu, che ha segnato indelebilmente l’immaginario della bellezza maschile. Un uomo intrinsecamente elegante, con uno stile intramontabile che scaturiva dalla sua anima profondamente altruista
Eppure se c'è stata una categoria che lo metteva a disagio era l'etichetta del divo.
Cresciuto all'ombra dello star system più rigoroso dettato dagli Studios, a quelle leggi si è piegato solo per il tempo necessario a conquistare la fama. Poi ha fatto di testa sua, incarnando una versione tutta sua del ribelle, categoria a cui appartenevano, ciascuno a modo suo, i grandi rivali Marlon Brando, James Dean, Steve McQueen. Col primo ha diviso il successo in un'eterna contrapposizione; col secondo ha fatto i primi passi ai provini per "La valle dell'Eden" (ma lui fu scartato); col terzo c'era una sola passione in comune - le auto da corsa - e invece una spietata competizione da parte di McQueen che arrivò a farsi allungare le battute ne "L'inferno di cristallo" pur di stare alla pari.
IL DIVO AMERICANO FACEVA IMPAZZIRE DONNE E UOMINI, EGLI STESSO PROBABILMENTE ERA BISESSUALE: FECE IMPAZZIRE DI GELOSIA IL COLLEGA SAL MINEO - DUE MOGLI, TRE FIGLI, NEWMAN ERA APPASSIONATO DI CORSE AUTOMOBILISTICHE, CHE PRATICO' A LIVELLO AGONISTICO - LA "MALEDIZIONE" DELL'ALCOLISMO EREDITATA DAL PADRE, LA DEPRESSIONE PER LA PERDITA DEL FIGLIO SCOTT MORTO A 28 ANNI DI OVERDOSE. UNA BIOGRAFIA DA FILM.
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