Il seme del fico sacro. L’Iran di oggi tra cronaca e metafora in un film al cinema
Mohammad Rasoulof è venuto in Italia per presentare il suo nuovo lungometraggio, una storia a metà tra tradizione e modernità, sul cambiamento del mondo e l’arretratezza di certi poteri forti. Il film in sala dal 20 febbraio 2025
Girato clandestinamente in Iran, premiato a Cannes, il film ha procurato al suo autore l’accusa “di collusione con l’intenzione di commettere un crimine contro la sicurezza del paese”, costringendolo alla fuga
La trama del film “Il seme del fico sacro”
L’arco narrativo inizia con i festeggiamenti per la promozione di Iman a giudice istruttore del Tribunale della Guardia Rivoluzionaria, che coincidono con il nascere del movimento di protesta popolare a seguito della morte di una giovane donna. Iman è alle prese con il peso psicologico del suo nuovo ruolo mentre le sue figlie, Rezvan e Sana, sono scioccate e allo stesso tempo elettrizzate dagli eventi; le due dibattono con la madre Najmeh, che cerca di fare del suo meglio per tenere insieme la famiglia. Quando Iman scopre che la sua pistola d’ordinanza è sparita, sospetta delle tre donne. Spaventato dal rischio di rovinare la sua reputazione e di perdere il lavoro, diventa sempre più paranoico e inizia, in casa propria, un’indagine in cui vengono oltrepassati tutti confini.
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