Lunetta Savino: “Sul lavoro ce l'ho fatta per tigna e talento. Nel privato ho tradito e trasgredito"
L'attrice si racconta a Francesca Fagnani e si toglie alcuni sassolini accumulati durante la sua lunga carriera. Nata a Bari nel 1957, l’attrice ha in primis frequentato il Liceo Classico e ha poi conseguito una laurea al DAMS presso l’Università di Bologna. Da sempre appassionata di arte e spettacolo, ha infatti preferito specializzarsi in questo ambito, ma è stato solo negli anni seguenti che ha avuto modo di mostrare il suo vero potenziale. La Savino si è infatti diplomata anche alla Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna, e da quel momento la sua carriera ha preso letteralmente il volo. Il suo primo debutto è infatti avvenuto nel 1981 con lo spettacolo Macbeth, e l’anno successivo ha esordito al cinema con Grog diretto da Francesco Laudadio.
Da quel momento non si è fermata nemmeno un attimo e ha continuato ad arricchire il suo bagaglio di esperienze con molti altri lavori. Adesso ha alle spalle un percorso bellissimo, che le ha permesso di realizzare tutti i suoi sogni e di diventare l’amatissimo personaggio che è oggi.
LUNETTA SAVINO, SI CONFESSA: “TENDENZIALMENTE SONO UNA TRADITRICE. DA GIOVANO DOPO UN PO' MI ANNOIAVO, SONO STATA BECCATA PER COLPA DEL TELEFONO”
“DA GIOVANE È CAPITATA UNA COSA A TRE” – LUNETTA SAVINO, CELEBRE PER IL RUOLO DI CONCETTA GARGIULO IN “UN MEDICO IN FAMIGLIA”, A “BELVE” RACCONTA LE SUE TRASGRESSIONI. E RICORDA IL MONOLOGO TEATRALE “PROVA ORALE PER MEMBRI ESTERNI”, IN CUI INTERPRETAVA UN’INSEGNANTE DI FELLATIO: “SEGATO, DOPPIO 69, SIMPLEX, MI ARRANGIAVO CON GLI ORTAGGI” – “IL PEGGIOR BACIATORE SUL SET? BRIGNANO PESSIMO, SOLFRIZZI BUONO. "
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