“L’IRAN È UN PAESE SORPRENDENTE, LA SUA GENTE MERITA PACE E UN FUTURO DI LIBERTÀ” – JOVANOTTI RACCONTA IL SUO VIAGGIO DI 3000 CHILOMETRI IN BICICLETTA FATTO QUALCHE ANNO FA NELL’ANTICA PERSIA E FA DA MEGAFONO ALLA DISSIDENZA DI TEHERAN: “I GIOVANI NON NE POSSONO PIÙ. APPENA SI ENTRA NELL'ATTUALITÀ SI RITRAGGONO MA VORREBBERO PARLARE, GRIDARE, PIANGERE". COSA CONSIGLIA LORENZO CHERUBINI, NELLE CONDIZIONI DATE? UN “REGIME CHANGE”?
Jovanotti spiega che "in questi giorni leggo i nomi di quelle città e mi tornano in mente cose, soprattutto momenti bellissimi in quella terra antica e favolosa intrisa di una storia tra le più ricche del mondo. Uno dei luoghi dove la poesia è importante come l'acqua e come la vita. Ricordo un parco a Teheran dove passeggiando incontrai un monumento a Dante, al nostro Dante, per dire. Quella gente merita la pace e un futuro di libertà, come tutta la gente del mondo, intendo la gente che vive studia lavora ama e spera, come tutti noi".
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