Cecilia Gasdia: «Cantare? E' meraviglioso. Fra i tanti difetti ho l'ottimismo»
Nel 1980, al concorso Maria Callas per voci nuove, vince il primo premio: è la più giovane e sbaraglia gli altri 370 concorrenti. Due anni dopo esordisce alla Scala in Anna Bolena di Gaetano Donizetti, chiamata a sostituire Montserrat Caballé all'ultimo momento, senza farla rimpiangere.
Formidabile Corinna nel Viaggio a Reims diretto da Claudio Abbado, eccelle in altri 14 ruoli del repertorio di Gioachino Rossini. Infiniti i successi nel segno di Giuseppe Verdi: è Violetta Valéry nella Traviata con Carlos Kleiber sul podio, Nannetta in Falstaff con Carlo Maria Giulini, Gilda in Rigoletto con Riccardo Muti negli Stati Uniti. In tutto interpreta 90 diverse opere, a riprova di una memoria ferruginosa nello studio delle parti.

CECILIA GASDIA, SOPRANO PREMIO NAPOLI CULTURAL CLASSIC, OGGI ALLA GUIDA DELL’ARENA DI VERONA, APRE IL CUORE AI SUOI RICORDI: "PAVAROTTI? CANTAVA E MANGIAVA, PROVAVA E MANGIAVA. UNA VOLTA SI SPAZZOLO’ UN ENORME TAVOLO PIENO DI PANE, MORTADELLA, PROSCIUTTO, FORMAGGIO. COME FACESSE, NON SO DAVVERO” – IL WHISKY CON ZEFFIRELLI,“SENZA CHE ME NE ACCORGESSI CI RITROVAMMO NEL LETTO A CANTARE E A BERE”, MONICELLI INVECE “GUARDAVA NOI CANTANTI LIRICI COME SE FOSSIMO STATI ANIMALI STRANI”. I FISCHI AL SAN CARLO DI NAPOLI, RICCARDO MUTI E IL GATTO NERO CHE SI MISE A MIAGOLARE IN SCENA, LA RIVALITA’ CON KATIA RICCIARELLI, I FINALI DELLE OPERE CAMBIATI IN BASE AL POLITICAMENTE CORRETTO.
È tra le poche donne chiamate a dirigere una fondazione lirico sinfonica.«Qualcuna c’è... penso alla dottoressa Purchia che dirigeva il San Carlo. Io sono la prima cantante a farlo. Le donne si stanno occupando piano piano anche di queste mansioni. Siamo tantissime donne in Arena, ben quattro si chiamano Cecilia, dobbiamo chiamarci per cognome per non fare confusione. In sovrintendenza siamo solo donne: nessuna scelta di campo, solo le ragazze che si erano presentate per quelle posizioni sembravano più adatte dei colleghi uomini. E infatti sono bravissime».
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