Continua
la serie di mostre pensate e curate da Quadro Zero, all’interno dello
spazio di Blue Gallery a Venezia, con Wort, la personale dell’artista
toscano Enrico Bani, dal 16 marzo fino al 21 aprile 2024.
WORT.
Già dal titolo, (PAROLA, in tedesco) si intuisce come il linguaggio, la
parola, la lettera siano il campo d’azione in cui si inserisce la
mostra, un’occasione per mettere in discussione il linguaggio nella sua
parte costitutiva, unitaria e segnica: la lettera.
Attraverso una ricerca artistica che si articola in varie fasi,
l’obiettivo principale dell’artista è quello di decostruire il
linguaggio scritto, riducendo l’efficacia comunicativa della parola al
grado 0.
Il risultato di questa scomposizione diventa traccia, memoria di un
gesto. Ed è proprio il gesto che conta per Bani, quello “privo di paura”
(come ama definirlo lui), un gesto difficile da domare, che
nell’ampiezza del suo sviluppo dichiara le sue intenzioni, e che si
carica di tutta la potenza che serve all’artista per sovvertire,
ribaltare, negare e annullare i canoni linguistici e comunicativi che
permeano e scolpiscono la società contemporanea.
Il risultato di questo svuotamento semantico spalanca le porte a quello
puramente percettivo e materico, in cui il segno, ora ridotto a pura
materia, è libero di affermarsi come emancipato e valido, anche, e
soprattutto, in un contesto di pura negazione linguistica.
In questa ottica si inseriscono i lavori pensati per la galleria
veneziana, come un monotipo di 9 metri, che nel suo svilupparsi nello
spazio lo annulla ma allo stesso tempo lo rende visibile, esistente. Un
continuo gioco di contraddizioni, di rapporti di tensione tra materia,
segno, e linguaggio.
Il progetto Quadro Zero nasce nel 2019 dall'iniziativa
di due creativi, Vincenzo Alessandria e Giulio Buchicchio,
rispettivamente designer e fotografo, come strumento di connessione fra
artisti emergenti, con l’intento di scoprire e sostenere nuovi
talenti. La loro missione prevede l'organizzazione e la curatela di
mostre originali, dove le opere, l'immagine coordinata e lo spazio
condividono caratteristiche comuni e coerenti.
Il
ciclo di mostre pensato per lo spazio Blue Gallery ha l'intento di
sondare una nuova possibilità espositiva, attraverso la selezione di
artisti italiani ed esteri si pone l’obiettivo di contribuire alla
ricerca di nuove metodologie nell’ambito della sperimentazione
artistica.
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