Nuove mostre, spettacoli, eventi, anche atmosfere da fiaba, nell'agenda romana dal 19 al 22 dicembre. Il teatro dell'Opera seduce con "Lo schiaccianoci", al teatro Olimpico ci si diverte con Maurizio Battista. Le foto di Franco Fontana conquistano il Museo dell'Ara Pacis. E molto altro
CHE MUSICA
Tanti i live da segnare in calendario. Alessandra Amoroso, il 19, è a Palazzo dello Sport, il 19. Jack Savoretti, la stessa sera, è all’Auditorium Conciliazione. Al Palazzo dello Sport, il 20, i riflettori si accendono per Antonello Venditti.
E il giorno dopo, la scena è per Gianna Nannini. Il 22 però torna Venditti. Olly il 20, il 21 e il 22 è presso Hacienda.
Il pianista Arturo Stàlteri, il 22, è in concerto alla Sala dei Lecci del Bioparco e presenta il suo ultimo album The Snow Is Dancing.
Il festival di Nuova Consonanza, dal 19 dicembre, si trasferisce al Mattatoio con la presentazione di Fly. Electronic Music for Accordion di Germano Scurti che sarà presente insieme ad Alessandro Sbordoni, e a seguire Umano post umano, in prima esecuzione assoluta, spettacolo di teatro elettroacustico multimediale. Stessa sede, il 20, per Concerto dei Finalisti del Concorso Franco Evangelisti con l’esecuzione delle tre composizioni finaliste del concorso e brani di riferimento della letteratura contemporanea, con Erik Bertsch al pianoforte. L’evento chiude la rassegna.
All’Auditorium Parco della Musica, per la programmazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dal 19 al 21 dicembre, il direttore Gustavo Dudamel dirige l’Orchestra e Coro di Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nell’esecuzione de Lo schiaccianoci di Čajkovskij in forma di concerto. Maestra del coro di voci bianche Claudia Morelli. Il 21, Concerto di Natale di OrchExtra, Chorus e Banda Cecilia.
Stessa sede, dal 21, per il Roma Gospel Festival. Ad aprire la rassegna, il 21 e il 22, Vincent Bohanan & Sound of Victory. Il programma prosegue fino al 31 dicembre.
All’Auditorium anche, il 20, Enrico Rava con la ONJGT diretta da Paolo Damiani, e, nella stessa sera, Chiara Civello sul palco per i 10 anni dall’uscita del suo album Canzoni.
Ancora Auditorium. Il 22, serata evento con Peppe Barra che festeggia 80 anni. Nella stessa data, live di Fiorella Mannoia, accompagnata da un’orchestra sinfonica.
Cartellone natalizio anche alla Casa del Jazz, dal 21 al 29, con la rassegna Christmas in Jazz 2024. Doppio appuntamento con Nico Gori: il 21, con Swing10tet composto da 10 elementi, e il 22 con il quartetto Young Lions.
Al Museo Carlo Bilotti, il 21, Omaggio a Franz Liszt, con il pianista Maurizio Baglini nel secondo ciclo dell’opera Années de pèlerinage, dedicato all’arte e alla cultura italiane, con brani ispirati alle opere di Dante e Michelangelo.
I TRIBUTI
Omaggio a Raffaella Carrà: un grande murale dedicato all’artista è stato realizzato dallo street artist Piskv, nome d’arte di Francesco Persichella, sulla facciata del Centro di Produzione Rai, a lei intitolato, in via Teulada 66.
Ancora arte negli spazi urbani: a piazza Venezia è stata svelata l'opera Costellazioni di Roma di Pietro Ruffo che per i prossimi quattro mesi avvolgerà i silos del cantiere della metro C. E a Palazzo delle Esposizioni prosegue la mostra dell'artista, L'ultimo meraviglioso minuto.
Omaggio a Gabriella Ferri con Giulia Ananìa e Red Star Press, fino al 20 dicembre, nelle Case Sociali delle Persone Anziane e del Quartiere dell’VIII municipio. In programma, una maratona di musica, arte, poesia e solidarietà dove Giulia Ananìa, oltre a cantare, coinvolgerà grandi nomi dello spettacolo e della cultura per un tour che porterà alla raccolta di regali per i bambini delle case famiglia “Il sorriso”. Ogni spettacolo prenderà le mosse dal ricordo, a vent’anni dalla scomparsa, di Gabriella Ferri. Tra i protagonisti, l'attore e regista Vinicio Marchioni, l' illustratore Fabio Magnasciutti, la cantautrice folk Lavinia Mancusi, il cantautore e poeta Ivan Talarico e molti altri.
LA FOTOGRAFIA
«La fotografia non è ciò che vediamo, è ciò che siamo» è il credo di Franco Fontana. Una filosofia che, nei suoi lavori, si traduce in un orizzonte scolpito dalle geometrie e acceso dai colori. Sono oltre duecento foto, insieme a installazioni e video, a comporre il percorso della mostra Franco Fontana. Retrospective, curata da Jean-Luc Monterosso, visitabile fino al 31 agosto al Museo dell’Ara Pacis. Skyline, paesaggi, indagati anche nelle differenti stagioni a coglierne trasformazioni e sfumature, e architettura urbana si susseguono a creare quasi una dimensione altra, al contempo concreta e astratta, nella quale smarrirsi. «Quando fotografo un paesaggio – spiega Fontana - è il paesaggio che entra dentro di me, si fa l’autoritratto, così anche io divento un ‘paesaggio’, per esprimermi al meglio». L'iter va dai paesaggi naturali, appunto, alla piscina, come spazio e “luce” attraverso cui valorizzare il corpo femminile, in un gioco di curve e linee che si fa, a suo modo, “architettura”. Ancora, gli spazi urbani e, tra strade e automobili, la velocità. Poi, i collage, le polaroid usate come appunti e molto ancora. A chiudere la mostra, una sezione dedicata ai lavori per la moda e le pubblicità.
La fotografia si mette in mostra anche al Maxxi: la monografica “Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024”, realizzata con l’Archivio Guido Guidi, visitabile fino al 20 aprile, riunisce oltre quattrocento opere – inclusi molti inediti – per un totale di quaranta sequenze costruite dall’autore, che qui consentono di ripercorrere la sua carriera, dagli esordi alle sperimentazioni degli anni Sessanta e Settanta, dalle committenze sul paesaggio negli anni Ottanta e Novanta, fino ai progetti più recenti. In occasione della mostra, peraltro, il museo acquisisce un nucleo importante di opere dell’autore dalle serie Di Sguincio, Facciata, Dintorni, Raccolta Indifferenziata e In Archivio, che si aggiungono ai tre nuclei già presenti nelle Collezioni di Fotografia del Maxxi Architettura e design contemporaneo, di cui fa parte anche la serie dedicata alla Tomba Brion di Carlo Scarpa.
Al museo, anche Collezione Maxxi. The Large Glass, riallestimento della collezione permanente, qui a cura di Alex Da Corte: l’iter spazia da Francis Alÿs, Atelier Van Lieshout, Massimo Bartolini, Alighiero Boetti a Domenico Gnoli, William Kentridge, Marisa Merz, Giuseppe Penone e tanti ancora.
LA GOLA
Negli spazi extra Maxxi, dal 20 dicembre al 20 aprile, “joyn! Un viaggio nel mondo Nutella per i suoi 60 anni”, a cura di Chiara Bertini in collaborazione con Ferrero. Materiali di archivio e contemporanei ripercorrono la storia del marchio e della creazione della Nutella, inventata nel 1946 dal pasticcere Pietro Ferrero.
IN MOSTRA
William Blake, Gustav Klimt, Duilio Cambellotti, Egon Schiele, ma anche Alberto Burri, Olivo Barbieri e molti altri: è un percorso articolato che spazia tra epoche e tecniche quello della mostra Acquisizioni. Da Parmigianino a Kentridge, che fino al 23 marzo all'Istituto centrale per la grafica riunisce circa sessanta opere recentemente entrate nelle sue collezioni permanenti.
Esposti disegni, matrici e incisioni, fotografie, video e libri d’artista. «Questa mostra è il racconto di un museo in movimento, in cui negli ultimi tre anni sono arrivate molte opere – dice Maura Picciau, direttrice dell’Istituto - La mostra dimostra come, secondo varie modalità, lo Stato possa incrementare il proprio patrimonio nazionale; uno sforzo grande, anche economico - ci sono opere per oltre 3 milioni di euro - nella convinzione che lo sviluppo di una raccolta costituisca un valore per il museo e per la comunità tutta».
Luciano Ventrone e la sua scuola è il titolo della nuova mostra, a cura di Giordano Bruno Guerri, ospitata dal 20 dicembre al 19 gennaio nei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma. Organizzata da “Il Cigno Arte” in collaborazione con la “Fondazione Luciano Ventrone e Miranda Gibilisco” e la “Galleria Stefano Forni”, riunisce opere di Luciano Ventrone definito dallo storico dell’arte Federico Zeri il “Caravaggio del XX secolo”, e di suo figlio Massimiliano, nonché di Ilaria Morganti e Tatsiana Naumcic, allieve del maestro. «Ventrone viene sempre più riconosciuto come un grandissimo maestro del Novecento, però a mio parere è molto di più – sottolinea Giordano Bruno Guerri - perché quello che ha fatto lui, non esiste in tutta la storia della pittura mondiale: la veridicità di quello che raffigura, i cesti di frutta, qualunque cosa dipinga, è qualcosa che va ben oltre il realismo e fa percepire l’anima delle cose; lui ci entra dentro e te la mette sotto gli occhi».
WeGil, ospita la mostra Warhol e Banksy, curata da Sabina de Gregori e Giuseppe Stagnitta: il percorso, visitabile dal 20 dicembre al 6 giugno, documenta il lavoro e la visione dei due artisti che hanno cambiato il modo di intendere l’arte negli ultimi 50 anni.
A Palazzo delle Esposizioni, fino al 19 gennaio, nella Sala Fontana è visitabile la mostra Primitive di Cyril de Commarque. Esposte sette sculture in legno e un’installazione sonora dell’artista francese concepite per sollecitare la riflessione sulla percezione umana della natura nell’era dell’Antropocene.
A Palazzo delle Esposizioni intanto proseguono Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani a cura di Isabella Saggio e Fabrizio Rufo, nonché Francesco Clemente. Anima nomade, a cura di Bartolomeo Pietromarchi. E L’ultimo meraviglioso minuto di Pietro Ruffo, a cura di Sébastien Delot.
«Le opere d’arte hanno un’anima?» è la domanda da cui, come spiega il curatore del ciclo Marcello Smarrelli, prende le mosse la mostra In una brezza leggera, decimo capitolo del progetto Conversation Piece, ospitato presso la Fondazione Memmo, fino al 30 marzo. A riflettere sul quesito sono stati invitati gli artisti Bianca Bondi, Enzo Cucchi, Sidival Fila, Vanessa Garwood, Richard Mosse, che hanno realizzato una serie di opere site-
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