"Un'opera attualmente opzionata da una compagnia di Los Angeles e ho pensato di crearne una versione per il palco”, spiega Maltagliati, che nella sua carriera di regista e sceneggiatore vanta titoli come il lungometraggio “Tuttoliscio!”, con Maria Grazia Cucinotta, Ivano Marescotti, Serena Grandi e Piero Maggiò (debutto in prima mondiale nel febbraio 2019 all’“Italia/Los Angeles film festival” di Pascal Vicedomini);
La banalità del crimine; Il bastardo innocente; Il mistero di Lovecraft, che nel 2005 si aggiudicò il Fantafestival Italiano; nonché i cortometraggi Locked e Nuit americhen, vincitori di svariati premi anche internazionali (a breve uscirà il lungometraggio indipendente "Trip”).
“Il grande buio" - aggiunge Maltagliati - è una storia che prende spunto dalla poetica tarantiniana ma coniugata a una profondità e drammaticità più marcatamente europei, chiavi di lettura che approfondiscono i caratteri e conficcano il paletto dei contenuti un po’ più a fondo, come io credo sia necessario in teatro”.
“Amore e morte, violenza e gusto per la farsa, per il dramma mascherato dal divertimento.
Nel cast un giovanissimo e talentuoso attore calabrese Giovan Battista Lillo Odoardi già protagonista del monologo teatrale "Il Generale " di Carmine Ardolino.
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