«Nouvelle Vague è un film sull’amore per il cinema»: Richard Linklater presenta a Cannes 78 il suo omaggio a Godard e alla libertà creativa
Il regista di Boyhood porta sulla Croisette un’opera girata in pellicola e recitata in francese, che racconta la genesi del primo film di Godard con lo slancio creativo di un’opera indipendente contemporanea
A diciannove anni di distanza da Fast Food Nation Richard Linklater torna in concorso al Festival di Cannes con Nouvelle Vague, racconto cronachistico della lavorazione di Fino all’ultimo respiro: un’occasione per celebrare uno dei massimi capolavori della storia del cinema e con lui un intero movimento rivoluzionario, ma anche per testimoniare la possibilità di ereditarne la forza dirompente e di rompere con la prassi.
NON SO SE QUESTO “NOUVELLE VAGUE”, DI RICHARD LINKLATER, OMAGGIO E MAKING OF DI UN CAPOLAVORO DEL CINEMA COME FINO ALL'ULTIMO RESPIRO DI GODARD, SIA LA RICOSTRUZIONE MIGLIORE CHE SI POSSA FARE. IL JEAN-LUC GODARD INEDITO CHE VEDIAMO, GUILLAUME MARBECK, È MOLTO DIVERTENTE, E PROTETTO DAGLI OCCHIALI NERI FUNZIONA. JEAN SEBERG E JEAN-PAUL BELMONDO, XOEY DEUTSCH E AUDRY DILLON,SONO ACCETTABILI. MA I MAESTRI, COME ROBERTO ROSSELLINI, CHE FA CITAZIONI, RUBA GLI AVANZI DEI PANINI E CHIEDE SOLDI È OFFENSIVO. UNA STOCCATA AL CINEMA ITALIANO
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